“La mia visione è quella di un’educazione integrata,
cioè del corpo, delle emozioni, della mente e dello spirito,
che si fondi sul principio che educare vuol dire
favorire la COMPLETA FIORITURA dell’essere umano.
Il che significa educare alla trasformazione.
Educare esseri completi è educare all’ESSERE, non solo al fare.
Essere è un vissuto che solo una persona completa può avere.”
Claudio Naranjo
Cosa è l’Intelligenza Emotiva?
L’Intelligenza Emotiva è il nostro “saper essere”. Goleman la definisce come quella capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi e di gestire positivamente le emozioni, tanto interiormente quanto nelle nostre relazioni. E’ considerata una meta-abilità perché determina quanto bene riusciamo a servirci delle nostre altre capacità. Detto in altri termini è un’unione armoniosa di compassione e razionalità, di mente e cuore.
Recenti ricerche delle neuroscienze (Le Doux, Damasio) hanno scoperto come i sentimenti siano indispensabili nei processi decisionali della mente razionale. Le emozioni risultano essere parte integrante del modo di operare della ragione e determinanti per il nostro benessere psico-fisico (PNEI PsicoNeuroEndocrinoImmunologia).
Le competenze dell’Intelligenza Emotiva
Le principali competenze dell’Intelligenza Emotiva e relazionale sono: consapevolezza, fiducia in se stessi, padronanza di sé, automotivazione, empatia, abilità sociali, comunicazione efficace, gestione del conflitto, costruzione di legami, collaborazione e cooperazione, lavoro in team…
La buona notizia è che queste competenze possono essere apprese e sviluppate. Non basta però la semplice comprensione intellettuale dei concetti implicati, come nel caso di abilità cognitive. Perché l’apprendimento avvenga in modo duraturo è necessario un cambiamento profondo che esige la riorganizzazione di abitudini di pensiero, sentimento e comportamento. Secondo gli studi di Goleman per sviluppare una competenza non sono efficaci i metodi accademici, è invece indispensabile essere in una relazione. Il contatto umano diventa essenziale. Servono quindi metodologie attive, esperienziali e creative.
L’Educazione Emozionale
“… non dobbiamo lasciare l’educazione emozionale al caso, ma adottare corsi innovativi a scuola,
che insegnino l’autocontrollo, l’autoconsapevolezza, l’empatia, l’ascolto e la cooperazione…”
Intelligenza Emotiva di Daniel Goleman
Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva ci aiuta direttamente nel favorire il nostro percorso evolutivo. Ogni competenza emotiva apporta il suo contributo attraverso un maggior sapere su di sé e sugli altri. Le abilità sociali ci aiutano a vivere positivamente l’interdipendenza che esiste fra noi e gli altri, a saper assumere la responsabilità che ne deriva.
Sullo sfondo di questo paesaggio c’è la ricerca costante di una vita più umana, di un ben-essere interiore proprio e altrui. E’ la persona che si realizza attraverso la progressiva conoscenza di sé, lo sperimentarsi con gli altri. Dando un senso a tutto ciò. L’io si manifesta anche attraverso le emozioni. Forse è questo il suo modo privilegiato di guidarci nella sua realizzazione: la sofferenza ci stimola al cambiamento, mentre la gioia accompagna la nostra crescita.
Un’educazione emozionale a scuola è oggi più che mai fondamentale per un futuro con più pace, compassione e saggezza.
“Non c’è cambiamento
dal buio alla luce e dall’inerzia al movimento,
se non c’è emozione”
C. G. Jung
L’associazione MoviMente organizza percorsi per lo sviluppo dell’Intelligenza Emotiva e Relazionale con l’utilizzo di innovative metodologie formative, attive ed esperienziali. CLICCA QUI
Per avere maggiori informazioni contattaci
Ti potrebbero interessare anche:[display-posts post_type=”post” category=”emozioni” tag=”null” layout=”layout2″ posts_per_page=”8″ id=””]