
Quando c’è bisogno di intelligenza emotiva nella vita? Molte sono le situazioni che richiederebbero maggior intelligenza emotiva. Eccone alcuni esempi:
emotiva
- quando ci si sente allagati dalle proprie emozioni e questo ci porta ad avere delle reazioni eccessive, come perdere le staffe urlando a qualcuno
- quando le emozioni implodono creando un malessere interiore
- quando si ignorano le emozioni degli altri
- quando in una relazione ci si chiude e si mette un muro che ci separa dall’altro
- quando alcune emozioni, come la rabbia, la paura o la tristezza, ci abitano costantemente, senza darci pace.
- quando si ha confusione rispetto ai propri sentimenti, o addirittura li si ignora
Situazioni come queste sono causa di sofferenza per se stessi e per gli altri.
Cosa si può fare? Come l’intelligenza emotiva ci può aiutare?
L’intelligenza emotiva è il nostro “cuore pensante”, un insieme di abilità che ci permettono di vivere serenamente la nostra vita interiore e relazionale. Le principali competenze dell’intelligenza emotiva sono la consapevolezza di sé, la capacità di saper gestire le nostre emozioni e comprendere quelle degli altri.
La buona notizia è che queste abilità possono essere apprese e migliorate attraverso l’esperienza.
Ogni emozione ha un suo grande dono:
- la rabbia ci dona la forza per auto-affermarci
- la paura ci protegge dai pericoli
- la tristezza ci accompagna nell’elaborare una perdita
- l’invidia ci sprona ad essere migliori
- l’amore ci fa sentire connessi con gli altri
L’intelligenza emotiva ci viene in aiuto nell’evitare gli eccessi delle nostre emozioni. Ad esempio un eccesso di rabbia può sfociare in comportamenti distruttivi, la paura ci può bloccare nelle nostre azioni, la tristezza ci può condurre nel tunnel della depressione.
Il primo e fondamentale passo è quello di portare la nostra attenzione a cosa accade dentro di noi, nel nostro ricco mondo interiore. E’ qui la sorgente di ogni nostro comportamento. Questo sguardo interiore ha il potere di disinnescare il meccanismo automatico che ci porterebbe ad essere agiti dalle nostre emozioni. E, consapevoli di ciò che c’è, possiamo scegliere quale direzione prendere.
Per evitare questi eccessi ci può aiutare anche immaginare l’emozione come un flusso di energia che scorre insieme al respiro, lasciandoci attraversare.
Per allenare la nostra intelligenza emotiva possiamo comunicare agli altri le nostre emozioni invece di accusare gli altri delle nostre reazioni. E’ diverso dire “tu mi fai arrabbiare” da “sto sentendo dentro tanta rabbia”. Tu in genere cosa dici?
Dicendo “tu mi fai arrabbiare” attribuiamo all’altro un’intenzione e un potere che di fatto non hanno, interpretando il ruolo di vittima delle azioni altrui. Con “sto sentendo dentro tanta rabbia” mi riprendo il potere sul mio mondo interiore e me ne posso prendere cura.
Questi sono i primi passi verso il cammino della consapevolezza che la teoria sull’intelligenza emotiva ci invita a percorrere per portare equilibrio tra la testa e il cuore e per vivere relazioni costruttive.
Buon cammino di consapevolezza!
Dr.ssa Elena Mazzoleni
fondatrice del corso di Core Counseling e specializzata in formazione sull’Intelligenza Emotiva con metodologie attive.
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