Il Perdono

É possibile perdonare completamente?

Quando si accetta profondamente la vita,
non c’è nulla da perdonare, perché si guardano gli eventi accadere secondo la loro stessa legge.
Non ci sono eventi indipendenti nel cosmo, nessun autore di azioni, nessuna responsabilità; quindi non c’è nessuno da perdonare, perché non c’è nessuno.
Pensare di essere un’entità indipendente è una memoria, tutto ciò che succede è correlato al tutto.
Tutto ciò che accade al vostro corpo fa parte delle leggi cosmiche, non c’è nulla di separato.
L’idea di perdonare o di rimproverare qualcuno non serve a nulla.
Quello che un tempo vi è sembrato difficile, inaccettabile, vi apparirà prima o poi come la chance della vostra vita, il momento più importante.
Quello che vi ha più fatto maturare di più, la cosa che vi ha fatto capire l’identificazione e i limiti sono stati i drammi della vostra vita.
Nella misura in cui li lascerete vivere completamente, essi punteranno verso la libertà, verso la gioia.
A differenza delle sessioni di meditazione intenzionale, che spesso sono solo una fuga. Quando vi capita qualcosa di drammatico e lasciate vibrare lo shock dentro di voi, è come se riceveste un regalo.
Bisogna lasciarlo vivere.
A volte, è vero, non si ha la maturità per farlo, ma ad un certo punto si può gioire e amare dei regali che si sono ricevuti
e lasciare vivere tutte le memorie che costituiscono la vostra corporeità.
Perché la situazione che si vuole perdonare o meno, si è incuneata da qualche parte nel corpo.
Sdraiatevi e amate quella parte del corpo che è stata trascurata, rimandata, evitata per così tanto tempo.
Lasciate che la tensione si esprima senza condannare o giudicare.
Restate davanti ai fatti.
Queste parti hanno molto da dire.
Un grande grido di gioia si libererà dal corpo: guarderete la situazione per scoprire che la presunta causa della tragedia non è mai stata la causa.
La Causa non è mai esistita.

Éric Baret