Mindfulness in Voce
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La pratica di Mindfulness è di beneficio per la salute psico-fisica, ci rende emotivamente più flessibili e ci aiuta ad affrontare i momenti più impegnativi della nostra vita professionale e privata con maggiore lucidità, calma e chiarezza.
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Cosa sono i trigger emotivi? Sono situazioni o persone che provocano in noi reazioni eccessive e sproporzionate. Spesso sono l’espressione di antiche ferite che hanno bisogno di essere curate. Per disinnescare i nostri trigger ci viene in aiuto l’intelligenza emotiva
Come migliorare la tua Intelligenza Emotiva Leggi tutto »
Ti aspettiamo per un prezioso viaggio interiore. Meditare è anche un’azione interiore che crea.
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Mindfulness Il cervello umano è un organo plastico e con la Mindfulness possiamo plasmarlo intenzionalmente. Proprio come esercitarsi ogni giorno al pianoforte sviluppa quelle aree cerebrali associate alla musica, così una costante pratica di Mindfulness può trasformare il nostro cervello in un organo di regolazione emotiva e cognitiva più efficiente. Condividiamo un interessante episodio del podcast “Mindfulness in voce” che ci spiega come la Mindfulness agisce sul funzionamento del nostro cervello. Per ricevere gratuitamente ogni settimana i nuovi episodi, puoi iscriverti qui. Come la Mindfulness Cambia il Cervello Fino a non molto tempo fa si pensava che il cervello fosse un organo poco plastico e che dopo una certa età i circuiti neuronali non cambiassero più. Oggi sappiamo che le cose stanno in modo diverso, e cioè che il cervello è strutturato per rimodellarsi continuamente. A tal proposito il celebre neuroscienziato Richie Davidson e i suoi colleghi dell’Università del Wisconsin sottolineano tre aspetti che ritengono fondamentali: 1) possiamo allenare il nostro cervello al cambiamento; 2) il cambiamento è misurabile; 3) nuovi modi di pensare possono modificare il nostro cervello in meglio. Come ciò sia possibile è argomento abbastanza complesso. Praticare Mindfulness non è come prendere una pillola o un altro rimedio che entra in circolo, agisce rapidamente e modifica un determinato sintomo. Così come serve tanta pratica per imparare a suonare il pianoforte, lo stesso vale se vogliamo coltivare benessere e felicità. Davidson sostiene che il cervello si modifica per tutta la durata della vita. E assicura che questa è un’ottima notizia. Possiamo plasmare i cambiamenti del nostro cervello intenzionalmente. Ad esempio, focalizzandoci sui pensieri benefici e coltivando buone intenzioni, possiamo influenzare la plasticità del nostro cervello e modellarlo in modi salutari. Questo ci porta a concludere che qualità come la gentilezza e la compassione vanno considerate alla stregua di competenze. Davidson aggiunge che le ricerche sulla neuroplasticità forniscono agli scienziati un quadro di riferimento per lo studio e la ricerca sulla meditazione. E tale ricerca mostra che anche piccole quantità di pratica meditativa, nell’ordine dei 30 minuti al giorno, possono indurre nel cervello cambiamenti misurabili con scansioni cerebrali. Basandomi su studi recenti, ho scelto di descrivere quattro aree cerebrali nelle quali la Mindfulness può produrre importanti cambiamenti: Corteccia Cingolata Anteriore: in questa parte del cervello, situata dietro il lobo frontale, sono stati riscontrati degli aumenti di materia grigia. La Corteccia Cingolata Anteriore è associata a funzioni cerebrali quali i processi di auto regolazione – inclusa la capacità di monitorare i conflitti di attenzione – e una maggiore duttilità cognitiva. Corteccia Pre-Frontale: un aumento della densità di materia grigia è stato rilevato anche in aree del lobo pre-frontale, responsabili in primo luogo di funzioni esecutive quali pianificazione, risoluzione dei problemi e regolazione emotiva. Ippocampo: un aumento dello spessore della corteccia cerebrale è stato riscontrato anche nell’ippocampo. L’ippocampo è la parte del sistema limbico che regola l’apprendimento e la memoria, ed è estremamente sensibile allo stress e alle patologie ad esso correlate, come depressione e disturbo da stress post-traumatico. Alcuni studi hanno mostrato che praticando Mindfulness l’amigdala, sede nel nostro cervello della risposta “attacca o fuggi” e delle emozioni di paura e ansia, diminuisce di volume. E non solo: le connessioni funzionali tra amigdala e corteccia pre-frontale si indeboliscono. Questo porta ad una minore reattività e crea le basi per il rafforzamento delle connessioni tra aree cerebrali associate a funzioni superiori, ad esempio attenzione e concentrazione. Praticare Mindfulness inoltre è la causa della ridotta attivazione del Default Mode Network, regione cerebrale che è all’origine della cosiddetta “mente scimmia”. Il Default Mode Network è attivo quando la mente vaga da un pensiero all’altro, risposta simile alla ruminazione mentale e che non sempre favorisce uno stato di benessere. L’effetto che la Mindfulness ha sul nostro cervello è il risultato di un allenamento costante, che consiste nel riconoscere la nostra realtà qui e ora, e nella capacità di fare un passo indietro, di essere più presenti, più accoglienti, meno giudicanti e meno reattivi. Proprio come esercitarsi ogni giorno al pianoforte sviluppa quelle aree del cervello associate al fare musica, allo stesso modo la Mindfulness, col tempo, può trasformare il cervello – e quindi noi – in un organo di regolazione più efficiente e più incline a fare una pausa prima di rispondere invece di reagire automaticamente. Articolo originale di Jennifer Wolkin su Medium.com Scarica episodio Episodi correlati Episodio 012: Mindfulness e Formazioni Mentali Episodio 031: La Gioia Della Mindfulness Episodio 011: Una Vita di Mindfulness e Gentilezza
Come la Mindfulness cambia il cervello Leggi tutto »
Percorsi di Crescita Personale e Familiare per una Vita Piena e Consapevole MoviMente si propone come un faro guidante nel percorso di crescita personale e familiare, offrendo una varietà di programmi progettati per arricchire la vita degli individui e delle famiglie. Attraverso approcci innovativi e comprovati, MoviMente mira a fornire gli strumenti necessari per navigare le complessità della vita moderna con grazia e consapevolezza. CORE FAMILY: Crescere il Futuro Insieme Genitori Sereni e Figli Felici – L’Arte di Educare In un mondo in rapida evoluzione, l’arte di educare richiede costante adattamento e apprendimento. Il programma CORE FAMILY di MoviMente offre un sostegno concreto al benessere familiare, rivolgendosi a: Questo percorso formativo si concentra su: Attraverso workshop interattivi, sessioni di gruppo e consulenze personalizzate, i partecipanti acquisiscono gli strumenti necessari per: Il risultato? Genitori più sicuri, figli più felici e famiglie più unite. CORE COUNSELING: Formare i Professionisti del Benessere Corso di Formazione Triennale per Counselor Il corso di CORE COUNSELING è pensato per coloro che sentono una vocazione nell’aiutare gli altri e desiderano trasformare questa inclinazione in una professione gratificante. Questo percorso triennale è ideale per: Il programma di formazione copre: Attraverso un mix di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e tirocini supervisionati, gli studenti sviluppano: Al termine del percorso, i partecipanti saranno pronti per intraprendere una carriera come counselor professionisti, capaci di offrire un supporto concreto e trasformativo ai loro clienti. MENO STRESS E PIÙ VITA: Il Potere della Mindfulness Corso Ispirato all’MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) In un’epoca caratterizzata da ritmi frenetici e pressioni costanti, la mindfulness emerge come un potente antidoto allo stress. Il corso “Meno Stress e Più Vita” di MoviMente, basato sul rinomato programma MBSR, offre: I partecipanti imparano a: Attraverso sessioni guidate, esercizi pratici e condivisioni di gruppo, il corso fornisce gli strumenti per trasformare la relazione con lo stress, aprendo la porta a una vita più equilibrata e soddisfacente. INTELLIGENZA EMOTIVA: La Consapevolezza che Trasforma L’intelligenza emotiva è riconosciuta come una competenza chiave per il successo personale e professionale. Il programma di MoviMente su questo tema mira a: Attraverso un percorso strutturato, i partecipanti acquisiscono: Questo corso trasformativo apre nuove prospettive sulla potenza delle emozioni come guida per una vita più autentica e appagante. Conclusione: Un Invito alla Crescita MoviMente si pone come un partner fidato nel viaggio verso una vita più consapevole, equilibrata e soddisfacente. Che tu sia un genitore in cerca di guida, un aspirante counselor, o semplicemente qualcuno alla ricerca di strumenti per gestire meglio lo stress e le emozioni, MoviMente ha un programma pensato per te. Visita il nostro sito web o seguici su Facebook per scoprire come i nostri corsi possono arricchire la tua vita e quella delle persone intorno a te. Insieme, possiamo costruire un futuro di benessere, consapevolezza e crescita personale.
Attività di MoviMente Leggi tutto »
Intervista a Jon Kabat-Zinn Ascolta o leggi l’articolo originale di Drake Baer tradotto da Alessandro Gilibini Se c’è qualcuno che ha contribuito a rendere popolare la parola “Mindfulness” e che ha fatto sì che oggi la meditazione venga considerata seriamente da medici e scienziati, questa persona è Jon Kabat Zinn. Nel 1979 ha presentato al mondo quello che in seguito sarebbe diventato l’MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction), un corso di otto settimane sviluppato inizialmente per aiutare persone affette da dolore cronico. Da allora la sua efficacia è stata dimostrata in situazioni di ansia, depressione, e in una moltitudine di altri casi clinici e non clinici. Kabat-Zinn e la Mindfulness Kabat Zinn ha anche contribuito a fondare la clinica per la riduzione dello stress presso la facoltà di medicina dell’università del Massachusetts, dove inizialmente è stata portata avanti gran parte della ricerca sulle applicazioni cliniche della Mindfulness. Oggi una ricerca su Google Scholar con la parola “MBSR” produce oltre 22.000 risultati. Kabat Zinn è anche autore di dieci libri. Il più famoso, intitolato Dovunque Tu Vada Ci Sei Già, ha venduto oltre un milione di copie in tutto il mondo dalla sua pubblicazione nel 1995. Nei quasi quarant’anni da quando l’MBSR ha fatto il suo debutto, oltre 24.000 persone hanno completato il corso nella sola università del Massachusetts, e la cultura popolare ha iniziato ad assorbire il principio fondamentale della pratica: se presti attenzione alla tua mente, puoi cambiare la tua vita. La rivoluzione della Mindfulness Abbiamo parlato con Kabat Zinn della rivoluzione della Mindfulness che lui stesso ha contribuito ad innescare, dei pro e dei contro di una Mindfulness divenuta popolare, e del rapporto tra Mindfulness e tecnologia. L’intervista è stata editata per ragioni di spazio e chiarezza. DOMANDA: Ti saresti mai aspettato che la Mindfulness sarebbe diventata così di tendenza, quasi un argomento di discussione quotidiano? Di fatto nel 1979 immaginavo qualcosa che poi si è avverato: e cioè che la Mindfulness avrebbe avuto un impatto straordinario se la scienza avesse validato i risultati clinici dell’MBSR. Da lì, grazie alle sue ricadute sulla medicina tradizionale, le neuroscienze e il mondo della Sanità in generale, sarebbe poi arrivata al grande pubblico. L’idea era di trasformare e curare il mondo, e per quanto possa suonare arrogante, quello era il senso originario. Ma la Mindfulness è uno dei fondamenti della pratica buddista, non l’ho inventata io nel 1979. DOMANDA: Questo ci porta a quella che viene chiamata “McMindfulness”, ovvero la cultura consumistica un po’ modaiola che è cresciuta attorno al cosiddetto Movimento della Mindfulness. Uno degli effetti collaterali della rapida diffusione del Dharma in Occidente è che le persone cavalcano tutto ciò che è di tendenza per guadagnarci dei soldi, e lo utilizzano a fini pubblicitari per vendere più gioielli o hamburger. Non è necessariamente qualcosa di sbagliato. È un segno che la Mindfulness si sta diffondendo nella società. In termini di clinica – e mi riferisco all’MBSR e alla terapia cognitiva basata sulla Mindfulness – l’idea generale è che sia il livello di approfondimento che quello di fedeltà alla pratica siano enormi. La Mindfulness gode di ottima salute in tutto il mondo e non sono affatto preoccupato. DOMANDA: È possibile avere un rapporto più consapevole con la tecnologia? Puoi essere più consapevole di quanto dipendi dalla tecnologia, ma se non ti imponi dei comportamenti, è come una droga. Non sto dicendo che si debba vivere senza tecnologia, io stesso ho un telefonino. Ma non puoi conviverci a meno che non trovi qualche modo per non smarrirti nella realtà digitale al punto da dimenticare che il tuo corpo è analogico. Mi riferisco al non essere presente a qualcosa che ti succede perché sei preso a raccontarlo in un messaggino oppure in un tweet. Può accadere ad esempio quando hai un figlio. Non sei presente perché vuoi condividere la tua esperienza in tempo reale. Sei così eccitato nell’attesa di ricevere risposta a quello che hai scritto che ti perdi la tua esperienza analogica. Sarebbe tragico. Mio figlio ed io conduciamo dei ritiri per i manager della Silicon Valley, con la speranza che chi ci ha portato questa tecnologia possa riconoscere quanto è meravigliosa ma anche quanto può essere dannosa e alienante, e possa trovare modi per utilizzarla e trasformarla in modo da non accentuare il nostro isolamento. La più grande fonte di distrazione non è il tuo telefonino – è la tua mente. Non puoi impedire alla tua mente di produrre pensieri, ma ciò che puoi fare è non diventarne schiavo. È una forma d’arte, ed è ciò per cui è stato concepito il training di Mindfulness. DOMANDA: Quello che fai può essere definito come “mindfulness laica”? Evito con cura la parola “laica”. Non appena dici “Mindfulness laica”, hai rimosso l’elemento del sacro. DOMANDA: Del sacro? Non mi riferisco tanto al respiro o all’oggetto d’attenzione, quanto piuttosto allo “stare con”. Siamo così sedotti da pensieri ed emozioni che non ci rendiamo conto che la consapevolezza è una funzione quantomeno altrettanto potente. Può abbracciare qualsiasi emozione, non importa quanto distruttiva, e qualsiasi pensiero, non importa quanto invadente. Ecco dove risiede il potere trasformativo, nell’aggiungere all’esperienza ordinaria una misura di profonda introspezione e percezione. E nel renderti conto che non esiste alcuna “esperienza ordinaria”. Che tutto è straordinario. DOMANDA: Cogliere lo straordinario nel quotidiano è parte del sentiero. La Mindfulness rappresenta un modo nuovo di stare in relazione con te stesso, un modo che implica un apprendimento e una guarigione continui. Tale trasformazione porta con sé la consapevolezza che non sei ciò che pensi di te. Sei molto, molto di più di chi pensi di essere, della storia che ti racconti su di te. In un certo senso si tratta di fare amicizia con te stesso. Non è necessario meditare in una caverna per cinquant’anni; devi solo rendertene conto. Lo scopo di queste pratiche meditative è riconoscere e imparare ad abitare quel dominio dell’essere invece di frammentarlo nelle opposte categorie di sacro-profano, mente-corpo, io-altri. DOMANDA: Si perde qualcosa in questo processo di diffusione della Mindfulness al
Mindfulness Oggi Leggi tutto »
Incontri intensivi di Mindfulness Il fior di loto è sinonimo di purezza, prosperità e fertilità. Rappresenta le potenzialità inespresse dell’individuo e l’apertura spirituale che permette di uscire dalle tenebre e vedere la luce. Il fior di loto, pur nascendo dal fango, emerge con i suoi grandi petali colorati e profumati, innalzandosi purificato verso il cielo.Il bocciolo di loto simboleggia il nucleo primario, il CORE, che si apre a tutte le possibilità ed esperienze, anche in condizioni non idonee.E’ il fiore sacro degli dei. La Via del Fior di Loto è un’opportunità di pratica intensiva di Mindfulness. A richiesta di chi ha partecipato alla giornata di Mindfulness nell’angolo di paradiso in città alta, e visti anche i benefici che molti hanno ricevuto, abbiamo organizzato un’altra occasione di pratica. In base alle preferenze del sondaggio fatto, la data sarà domenica 24/4/2016 ore 9 – 17 Per informazioni organizzative e iscrizioni: clicca qui Diventa nostro socio!Le attività sono riservate ai sociMoviMente – Evoluzione in Movimento
La Via del Fior di Loto Leggi tutto »
C’è un’intelligenza non concettuale che sperimentiamo con la presenza mentale, la Mindfulness, e che ci permette di fare GOAL! Eckhart Tolle ce ne parla in questo video e spiega come contattare un potere universale a disposizione di chiunque. Spesso ho osservato che nei colloqui di Counseling questo momento di sospensione di cui parla Eckhart Tolle è un momento trasformativo, quasi magico. E’ un momento di vuoto, di respiro, di accoglienza. A volte emerge un pianto che scioglie tensioni, oppure una comprensione profonda di ciò che è, o una visione nuova della situazione che si sta vivendo. Le sensazioni positive che seguono sostengono il cambiamento che sta avvenendo dentro la persona. La Mindfulness ci allena a saper stare in questa “immobilità vitale”, come la chiama Eckhart, che è profondamente creativa e generativa. Elena Mazzoleni Guarda il video! fb blog
Creatività e Mindfulness Leggi tutto »
Ci sono pochi ma estremamente interessanti studi sui benefici della pratica di Mindfulness e della meditazione in generale. Grazie a questa pratica possiamo attivare o disattivare certi geni e siamo capaci di influenzare l’espressione del nostro patrimonio genetico. Molteplici sono i benefici: sul nostro stato mentale, la cura dell’ansia e della depressione, in generale il nostro benessere psico-fisico. Si inibiscono per esempio anche i geni dell’infiammazione. Ne parla con competenza il professor Franco Berrino, medico chirurgo, patologo, epidemiologo, ex direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. fb blog
I benefici della Mindfulness Leggi tutto »
Chi di noi non ha bisogno di diminuire il proprio stress?Abbiamo due buone notizie. La prima è che si può imparare a gestire il proprio stress. La seconda è che la Mindfulness è una pratica eccellente per ridurre lo stress. Riportiamo la testimonianza di un’efficace esperienza di formazione di Mindfulness in azienda. “Si è concluso pochi giorni fa presso la ASL di Bergamo il primo percorso di Mindfulness per operatori SerT dal titolo “Mindfulness: ridurre lo stress, migliorare il lavoro”. Esperienza formativa coinvolgente e nutriente per me, nel ruolo di facilitatore, e, stando ai feedback ricevuti, per il gruppo dei partecipanti, composto da medici, educatori, psicologi, assistenti sociali e personale amministrativo dei servizi territoriali dell’area bergamasca. Sotto il profilo dei contenuti, il percorso si è ispirato al protocollo MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) e ha alternato momenti di pratica individuale e in relazione. Gli effetti benefici della Mindfulness sul personale sanitario sono noti da tempo e sono stati confermati anche da studi recenti. Il titolo dell’iniziativa formativa raccoglie in sé le ragioni e gli obiettivi del percorso. Da una parte, la crescente fatica, emotiva e fisica, che gli operatori SerT vivono ogni giorno nel gestire relazioni complesse e “difficili” con gli utenti e qualche volta anche con i colleghi. Dall’altra, le qualità di Mindfulness come il lasciare andare e il creare spazio interiore, che insieme a non giudizio, pazienza e gentilezza rappresentano un antidoto a comportamenti reattivi tipici degli ambienti di lavoro ad alto tasso di stress. Le mie sensazioni personali raccontano di un percorso pervaso di leggerezza, pienezza e intensità: nel gruppo ho percepito, oltre a un comprensibile imbarazzo iniziale, motivazione, interesse e voglia di sperimentare. Per dirla con Barbara, “mi sono sentita investita da una voglia di capire che subito si è trasformata in bisogno di ascoltarmi e di sentirmi”. L’immagine che mi viene alla mente è quella di un seme che è stato innaffiato con amore, pazienza e dedizione, e di cui qualche partecipante ha già visto sbocciare i primi germogli. Come Paola, che soddisfatta afferma “ora tra un colloquio e l’altro utilizzo qualche momento di attenzione al respiro”. Emerge nel complesso, e, nella mia esperienza, non solo in ambito sanitario, un bisogno diffuso di alleggerire la mente e di recuperare il linguaggio perduto del corpo, imparando a familiarizzare con pensieri e sensazioni fisiche. In una parola ritrovarsi, forse dopo essersi smarriti un po’. Lorena nel suo feedback finale scrive: “se si supera un po’ di resistenza iniziale, si impara una modalità di porsi verso sé stessi e gli altri, una sorta di paio d’occhiali che aiuta a sentirsi più liberi e presenti rispetto alla realtà”. Occhiali per vedere oltre il velo dell’illusione. Grazie a tutti voi che avete partecipato. E buona pratica.” Alessandro GilibiniFormatore Mindfulness nel corso di Core Counseling a Bergamohttp://www.mindfulnessbergamo.net/
Mindfulness per ridurre lo stress Leggi tutto »
della fb blog La pelle segna il limite visibile del nostro corpo ed il punto di contatto con il mondo. È il nostro organo più sensibile, quello che ci «nutre» maggiormente. Un neonato che non viene toccato, anche se sfamato, deperisce rapidamente, manifesta problemi cerebrali e può persino morire. Gli adulti che non toccano e non sono toccati languiscono e si rinsecchiscono. A volte il contatto fisico restituisce la vita a dei malati ed alcuni guaritori lo sanno bene. Dal momento del risveglio prendo coscienza della mia pelle. Questa morbida pellicola che mi delimita. Quali sono le sensazioni della mia pelle? Il tepore, il benessere, il rilassamento?Mi alzo, la temperatura cambia. Come reagisce la mia pelle? Attraverso una stanza, sento il contatto dei piedi sul pavimento, la mia mano tocca una maniglia, apro una porta, sono vivo.Ho preparato la colazione. Tocco cose con consistenze diverse, con temperature diverse. Pane, coltello, tazza colma, ecc. Faccio la doccia, l’insieme della mia pelle è ora toccato dal getto dell’acqua calda. Se sono assente la soddisfazione è mediocre, è solo un passaggio obbligatorio. Se sono presente tutto il corpo trova la vita, la soddisfazione profonda di percepire le meravigliose sensazioni delle gocce d’acqua che si infrangono sulla mia pelle. Durante l’intera giornata la mia pelle cambia stato, risponde ad ogni genere di stimoli. Questa vita di fremito continuo è quella dello yoga dell’attenzione e della coscienza. Aprirmi a lei è «praticare», è accettare la mia qualità di essere vivente a tutti gli effetti, è uscire dall’automatismo che non mi porta nessuna soddisfazione.Imparare a godere dei piaceri semplici è decondizionarsi poco alla volta dalla ricerca dei piaceri intensi che soli ci risvegliano dal torpore sensoriale. Più il nostro corpo è assente al mondo, più ci aspettiamo e ricerchiamo l’intensità per liberare la tensione. Una delle grandi scoperte della presenza è che possiamo fare completamente affidamento sul nostro corpo. Lui sa. Ha la capacità meravigliosa di darci una risposta immediata nella maggior parte delle situazioni in cui si imponga una scelta. Purtroppo non gli riconosciamo questa capacità e spesso i nostri pensieri ci confondono e ci spingono a prendere decisioni contrarie al nostro corpo. Quando questo succede di solito poi diciamo «Lo sapevo», il che significa, il mio corpo lo sapeva.Più impariamo ad avere totalmente fiducia nel nostro corpo, più scopriamo che ci conduce naturalmente verso una spontaneità gioiosa. “Desideri, Passioni e Spiritualità” – Daniel Odier
Il potere della presenza Leggi tutto »
Guarda il video: La forza del campione – Pacefull warrior Il potere del qui e ora, storia vera basata sul celebre best-seller “Way of the peaceful Warrior” di Dan Millman “La Forza del Campione” (Peaceful Warrior) rappresenta una pietra miliare nel genere dei film ispirati a storie vere, basato sull’acclamato bestseller “Way of the Peaceful Warrior” di Dan Millman. Questa pellicola esplora il potente messaggio del vivere nel presente, trasformando una storia personale in un’universale lezione di vita. La Storia Vera dietro il Film Dan Millman, interpretato da Scott Mechlowicz, è un giovane ginnasta di talento con ambizioni olimpiche. La sua vita cambia radicalmente dopo l’incontro con un misterioso benzinaio, interpretato magistralmente da Nick Nolte, che diventerà il suo mentore spirituale, soprannominato “Socrate”. Il Percorso del Protagonista Atleta promettente con un futuro brillante Incontro casuale che cambia la sua vita Trasformazione spirituale e personale Superamento di sfide fisiche e mentali I Temi Principali del Film Il Potere del Presente L’importanza di vivere nel “qui e ora” La consapevolezza come chiave per la realizzazione Il superamento delle limitazioni mentali La connessione tra mente e corpo La Trasformazione Interiore Abbandono delle vecchie certezze Accettazione del cambiamento Scoperta della vera forza interiore Equilibrio tra ambizione e saggezza Dal Libro allo Schermo “Way of the Peaceful Warrior” di Dan Millman ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, diventando un fenomeno culturale. Il film adatta fedelmente: Le lezioni fondamentali del libro I momenti chiave del percorso spirituale La relazione maestro-allievo I messaggi filosofici principali Differenze tra Libro e Film Adattamenti narrativi per il formato cinematografico Enfasi sugli elementi visivi e simbolici Condensazione temporale degli eventi Mantenimento dell’essenza spirituale Impatto Culturale Il film ha contribuito a: Diffondere la filosofia del “guerriero pacifico” Ispirare una nuova generazione di cercatori spirituali Promuovere la consapevolezza nel quotidiano Unire sport e spiritualità Lezioni Chiave La vera vittoria è la conquista di sé stessi Il presente è l’unico momento reale La forza nasce dalla pace interiore Ogni momento è un’opportunità di crescita Applicazioni Pratiche Il messaggio del film trova applicazione in diversi ambiti: Sport e prestazione atletica Crescita personale Gestione dello stress Relazioni interpersonali Ricerca spirituale Esercizi e Pratiche Meditazione e consapevolezza Allenamento mentale Presenza nel quotidiano Gestione delle emozioni Conclusioni e Riflessioni “La Forza del Campione” non è solo un film o una storia, ma un invito a: Vivere pienamente il presente Scoprire la propria forza interiore Abbracciare il cambiamento Perseguire l’eccellenza con saggezza Per approfondire questi temi, il film offre spunti preziosi attraverso una narrazione coinvolgente e trasformativa. La visione è consigliata a chiunque sia interessato a: Crescita personale Spiritualità pratica Sport e performance Sviluppo della consapevolezza Il film e il libro rappresentano risorse fondamentali per chi cerca di integrare spiritualità e vita quotidiana, offrendo strumenti pratici per una trasformazione personale profonda e duratura. fb blog qui
I benefici dello sviluppo della consapevolezza nel momento presente, secondo le indicazioni di Eckhart Tolle
Il campo energetico interiore Leggi tutto »
Cos’è la mindfulness (consapevolezza)? La mindfulness è stata definita come la capacità di prestare attenzione, nel momento presente e senza giudicare (Kabat-Zinn 1994). Per dirla in un altro modo, la mindfulness consiste nel diventare intenzionalmente più consapevoli del momento presente e nel non giudicare qualunque cosa faccia parte di quel momento; nell’osservare il presente senza porvi delle etichette. Diamo un’occhiata a un paio di esempi per illustrare meglio ciò. Quante volte hai percorso in auto la stessa strada (per esempio, per andare al lavoro o in un luogo in cui vai spesso) e, una volta arrivato a destinazione, hai realizzato di non ricordarti nulla degli ultimi 15 minuti di guida? Questo succede perché avevi inserito il pilota automatico – eri fisicamente impegnato in un comportamento (guidare) mentre la tua mente era impegnata in qualcosa d’altro (per esempio, rimuginare su una discussione avuta con tuo padre o pensare ad una scadenza circa il tuo lavoro). In effetti viviamo così la maggior parte della nostra vita. Pensa a questo: cos’hai mangiato ieri a pranzo? Dovrai probabilmente pensarci a lungo e con impegno, perché è facile che tu non stessi solo facendo pranzo. Forse eri assorbito dal telegiornale mentre mangiavi; magari eri in ufficio, seduto alla scrivania a controllare la posta elettronica e fare altro; o magari sei uscito a pranzo con un amico ed eri così impegnato a parlare con lui che non hai quasi nemmeno prestato attenzione al cibo. Mentre il tuo corpo era impegnato nel comportamento automatico del mangiare, la tua mente faceva qualcos’altro. OK, che ne dici di questo: cerca di ricordare la conversazione più recente che hai avuto con il tuo partner, i tuoi fratelli, i tuoi genitori o qualcun altro che ti è vicino. Quanti dettagli puoi ricordare di quella discussione? Magari, se si trattava di qualcosa che per te era molto importante o molto interessante te ne ricordi molti. Ma considera queste domande: cos’altro stavi facendo mentre conversavi? Eri davvero seduto e prestavi attenzione solo all’argomento della conversazione, o stavi giocando al solitario al computer? Stavi facendo la lista della spesa o preparando la cena? Stavi facendo zapping, cercando qualcosa da guardare in TV? Ci sono buone probabilità che tu ti sia perso almeno parte di quella conversazione perché la tua mente non stava partecipando totalmente alla discussione – era occupata a pensare ad altre cose. La mindfulness è davvero una pratica che fa allenare la tua mente a prestare più attenzione al momento presente senza giudicarlo, notando quando la tua mente vaga qua e là, e riportando la tua attenzione al momento presente. Consiste nel sintonizzarsi su ciò che succede ora, che sia dentro te stesso o nell’ambiente, e nel fare ciò con un atteggiamento di curiosità, di accettazione e di apertura verso l’esperienza. Per molti di noi, è incredibilmente difficile sperimentare qualcosa senza giudicarlo o senza aggiungervi una interpretazione. Per esempio, mentre mangiamo, in genere pensiamo al cibo che stiamo masticando in termini di gusto buono o gusto cattivo, a seconda che ci piaccia o meno, e via dicendo, invece che semplicemente osservare di cosa sa il cibo e che sensazioni ci dà senza valutarlo. Un esercizio mangiando Ecco un esercizio che puoi fare come aiuto per farti un’idea della mindfulness: al tuo prossimo pasto o spuntino, fai una pausa e presta tutta la tua attenzione al cibo. Siediti. Spegni la TV. Metti via il libro o il giornale che stai leggendo. Cerca di sperimentare il cibo usando tutti i tuoi sensi. Guardalo come se non l’avessi mai visto prima. Annusalo. Se ti va, toccalo e osserva le sensazioni delle diverse consistenze. Quando sei pronto, prendi la forchetta e porta lentamente il cibo alla tua bocca. Fai esperienza delle sensazioni che il tuo corpo prova mentre fai ciò. La tua bocca saliva? Il tuo stomaco brontola? Poni il cibo sulla lingua, ma aspetta un momento a masticare. Per un momento, nota solo che sensazioni ti dà il cibo in bocca. E’ caldo o freddo? Nota le diverse consistenze. Se ti accorgi che la tua mente inizia a vagare qua è là – magari stai diventando impaziente e vuoi solo deglutire e passare al boccone successivo – renditene semplicemente conto e riporta la tua attenzione al cibo. Ora puoi masticare. Mentre lo fai, prendi atto delle sensazioni. Nota come il gusto del cibo sia molto più intenso ora di quando non mangiavi con consapevolezza. E’ dolce? Salato? Piccante? Cerca di non valutare il cibo secondo il criterio della bontà. Piuttosto, osserva e descrivi l’esperienza personale che fai di esso. Ora puoi inghiottire. Ma, mentre lo fai, segui il percorso del cibo mentre scende giù dalla bocca e arriva nello stomaco. Allora? A cosa hai pensato? Hai mai fatto questa esperienza con il cibo? Dopo aver mangiato con consapevolezza la prima volta, la maggior parte della gente resta sorpresa pensando a quanto si sono persi mangiando senza consapevolezza. Descrivono il gusto del cibo come più intenso e l’esperienza come globalmente più soddisfacente. Ora pensa solo a questo, se l’esperienza di un pasto semplicemente mangiando consapevolmente può diventare così, cos’altro ti darà la mindfulness? I benefici Dicevo all’inizio che i ricercatori hanno studiato gli effetti della mindfulness e più in generale della meditazione, ed hanno trovato che ci fa molto bene in tantissimi modi, inclusi i seguenti (Harvard Medical International, 2004): Tratto da “The Dialectical Behavior Therapy Skills Workbook for Bipolar Disorder” di Sheri Van Dijk consapevolezza consapevolezza consapevolezza consapevolezza consapevolezza fb blog
La pratica della Consapevolezza Leggi tutto »