Aprile 2020

Stalking: 7 modi per proteggersi

Per anni ho vissuto nella paura, oggi finalmente ne posso parlare con serenità e desidero condividere la mia esperienza. Spero possa aiutare chi vuole proteggersi dallo stalking. E’ stata una dura prova, non avrei mai pensato di attraversare un’esperienza simile. Proprio io, che cerco di curare le mie relazioni… E certo non mi sarei mai aspettata che una persona così vicina, diventasse come un nemico da cui proteggermi.La mia tolleranza alle sue azioni di sopruso e molestia non facevano altro che legittimare quelle stesse azioni, ma anche l’agire per proteggermi ne provocava altre più gravi. Appena sentivo un rumore mi mettevo in allerta e mi attivavo con videocamera o macchina fotografica o registratore… Non era più vita. Mi sono accorta che mi ero quasi abituata a quello stato di lenta e continuo stalking. Già, perché le azioni che subivo, prese singolarmente non erano poi così gravi, e portavo pazienza nella speranza che avesse un termine, che l’altro cambiasse. Ad un certo punto ho detto basta! Basta subire! Basta alla logica del “lascia perdere, vedrai che cambia, poi gli passa…” e ho denunciato.Denunciare una persona di famiglia per qualcuno sembra una cosa peccaminosa o vergognosa. Anche questo non è stato facile da vivere, da qualcuno ero considerata quella che sbagliava. Forse per loro l’immagine era più importante della giustizia. Ho trovato anche molti alleati sul mio cammino che mi hanno aiutata e sostenuta tantissimo, a cui sono molto grata. Degli angeli in carne ed ossa. Fondamentale è stato il supporto di un percorso di counseling, mi ha aiutato a prendere consapevolezza delle mie varie emozioni, del mio blocco interiore, dell’illusione di avere il controllo sulla situazione, per poi cambiare e trovare la mia via di liberazione. Mi sono resa conto di come il mio stalker fosse in fondo vittima a sua volta della sua stessa infelicità, della sua rabbia, invidia, e del suo dolore. Incredibile è stato vivere anche alcune assurdità, come il carabiniere che difende lo stalker, o il giudice che si infastidisce perché deve occuparsi di un reato banale e che solo dopo molto mesi capisce la gravità della situazione, finalmente condannando per stalking ad un anno e sei mesi e a un notevole risarcimento danni. Ne sono uscita! E ho imparato a proteggermi, forse proprio questo dà senso a tutto quello che è successo. Ho trovato la forza per fare un grande cambiamento nella mia vita e ora ne sono felice. Questa è la mia vera vittoria. Tante persone hanno contribuito alla stesura di questa storia di stalking, le firme purtroppo sono molte. 7 SUGGERIMENTI PER CHI VIVE LO STALKING Eccoti alcuni consigli molto pratici che sono utili per non soccombere, per gestire le varie emozioni e per proteggersi dallo stalking. Che anche tu possa contribuire a interrompere la violenza, per tornare a vivere con serenità. Elena Mazzoleni Vuoi raccontarci anche tu la tua storia? Scrivici!

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I fili di Arianna

I fili di Arianna Un groviglio pesa nel mio stomaco, ha tanti fili disordinatamente ingarbugliati.Li ascolto uno ad uno.C’è il filo blu che piange con tristezza i tanti morti e i malati di questa pandemia,C’è il filo rosso che ha paura, quella che mi sconvolge quando penso che potrebbe succedere anche a me, potrei ammalarmi e morire. Appare anche il filo biancoche soffre la mancanza, sente il vuoto dentro e attorno a sé, non si fida.E il filo verde acidoche è arrabbiato, non riesce proprio ad accettare che ci sia questa situazione. C’è anche quello gialloche porta positività e spensieratezza, quella che regnava prima che sapessi della sua morte…E poi ci sono io che prendo per mano tutti queste mie parti. Man mano che le vedo e le riconosco il gomitolo si alleggerisce, diventa sempre più piccolo,  e i fili si allentano, si separano. Ce la faccio! Ci vuole la pazienza di quando si è alle prese con dei fili aggrovigliati, e tanto cuore.Alla fine il sorriso è tornato ad abitare il mio stomaco Arianna è giovane, bella e capace, sempre molto attenta ai bisogni degli altri. Mi chiede aiuto perché da un po’ di tempo non sta bene, ora con il covid il suo malessere è peggiorato. Si lascia accompagnare in un profondo processo di Core Focusing in un incontro di Counseling online e quello che emerge rappresenta i vissuti di tante persone in questo periodo. Ho pensato di scriverlo con l’intento di aiutare anche altre persone a riconoscersi in questi variegati stati d’animo e per stimolare l’accoglienza di tutte le emozioni che ci attraversano in questo momento di emergenza. Che ciascuno possa ascoltare e prendere per mano ogni emozione che emerge.

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