Ottobre 2014

Preghiera della Gestalt

preghiera della Gestalt “Io sono io. Tu sei tu.Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.Se ci incontreremo sarà bellissimo;altrimenti non ci sarà stato niente da fare.”    Vuoi sviluppare competenze relazionali? partecipa al Corso CORE COUNSELING formazione triennalescrivici per informazioni “Se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo,del modo in cui produci i tuoi sintomi,del modo in cui produci la tua malattia,del modo in cui produci la tua esistenza– al momento stesso in cui entri in contatto con te stesso –allora ha inizio la crescita, ha inizio l’integrazione“ “Assumersi responsabilità per un altro,interferire con la sua vita e sentirsi onnipotenti, sono la stessa cosa” “Sarò con te. Sarò con te con il mio interesse,la mia noia, la mia pazienza, la mia rabbia, la mia disponibilità.Sarò con te […] ma non ti posso aiutare.Sarò con te. Tu farai quello che riterrai necessario” “La consapevolezza di per sé può essere curativa.Dato che con una piena consapevolezza si diventa autoconsapevolidell’autoregolazione dell’organismo,si può lasciare che l’organismo prenda in mano la situazione senza interferire,senza interrompere: della saggezza dell’organismo ci si può fidare.Di contro a questo atteggiamento troviamo l’intera patologiadell’automanipolazione, del controllo ambientale e via dicendo,che interferisce con i sottili meccanismi dell’autoregolazione dell’organismo” Friedrich Salomon Perls L’associazione MoviMente offre: Se vuoi entrare in contatto con MoviMente e partecipare alle nostre proposte, scrivici qui LEGGI ANCHE fb gestalt gestalt gestalt gestalt

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Non mi interessa chi sei

Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore. Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per l’amore, per i sogni, per l’avventura di essere vivo. Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro. Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo; se puoi ballare pazzamente e lasciare l’estasi riempirti fino alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realisti, o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani. Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera. Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso, se puoi subire l’accusa di un tradimento e non tradire la tua anima. Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia. Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni. Se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza. Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio e continuare a gridare all’argento di una luna piena: SI!! Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai, mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due, e fare quel che si deve fare per i bambini. Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui, voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere. Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove, voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l’ha fatto. Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai …… nei momenti vuoti. Indiana della tribù Oriah fb blog

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