L’arte dell’incontro

Incontro

Gli incontri della vita sono un grande mistero

Con alcune persone condividiamo la buona e la cattiva sorte, altre non le conosciamo nemmeno. Contemporaneamente abbiamo il sentimento di vivere in compagnia di tutto il resto dell’umanità, e perciò non siamo mai del tutto soli. È straordinaria la varietà delle relazioni umane, così dinamica nelle sue forme, che ci fa attori del grande teatro della vita. E per di più i rapporti umani mutano di epoca in epoca, proprio perché l’evoluzione umana va avanti e trasforma, nel suo procedere, tutti i suoi scenari.

L’incontro come sfida al pensiero

Ci sono due modi fondamentali di vivere un incontro. Il primo è quello antico dell’abbandonarsi alla spontaneità naturale e alle emozioni. Il secondo è quello di prendere liberamente in mano il rapporto e, considerandolo come un compito del destino, adoperarsi a comprenderlo sempre meglio. Così facendo, si smette di seguire la girandola dell’emotività immediata e ci si sforza di capire quale specifica provocazione ogni incontro presenti, e come induca a crescere ulteriormente.

Ascoltare con i sensi, con il cuore

Ascoltare è un’arte. Una delle più belle della vita, ma anche una delle più complesse. C’è molto più da ascoltare di quanto inizialmente possa sembrare perché, in ogni incontro, a esprimersi è l’intero essere dell’altro.

Ascoltare il corpo, l’anima e lo spirito dell’altro. Quando due persone s’incontrano non accade soltanto ciò che si vede esteriormente, ma s’intrecciano due vasti mondi, entrambi in evoluzione. La natura profonda di un incontro emerge quando ci si concede il tempo necessario affinché si mostrino le qualità della relazione e, soprattutto, gli intenti evolutivi dell’Io più profondo di ognuno.

La vita è l’arte del possibile

…e il possibile non sta mai dietro le cose, ma bene in vista, ci sta proprio davanti e parla con la realtà intera dell’altro. Ascoltare lo spirito dell’altro significa per prima cosa rendersi conto che siamo due spiriti che si muovono l’uno verso l’altro. E non è poco. Perché molte più volte di quante immaginiamo noi neghiamo l’incontro pur standoci dentro. Volendolo diverso da quello che è.

Incontro invece l’altro per davvero quando dico: ora voglio dedicare tutta la mia attenzione a ciò che vive in lui.

Tratto da: “L’arte dell’incontro” di Pietro Archiati