La Crescita dell’Individuo

crescita personale

Per tutta la vita, fin dalla prima infanzia, abbiamo imparato a vederci in determinati modi. Ci siamo costruiti delle immagini di noi stessi. Qualche volta queste immagini sono realistiche, altre volte no.

Tutti noi viviamo esperienze che si adattano all’immagine che abbiamo di noi stessi. Le accettiamo. Ma è molto più difficile accettare esperienze che non si adattano a quell’immagine. E certe volte è molto importante per noi rimanere coerenti con quell’immagine, tanto che rifiutiamo del tutto quelle esperienze. Le immagini che abbiamo di noi stessi non sono necessariamente attraenti. Un uomo, per esempio, potrebbe considerarsi incompetente e privo di valore. Potrebbe avere la sensazione di stare lavorando male nonostante gli apprezzamenti che riceve dall’azienda. Finché proverà questi sentimenti verso di sé, dovrà negare le esperienze che non si conformano a questa immagine, in questo caso tutte quelle esperienze che confermano la sua competenza. E’ così necessario per lui mantenere questa immagine che ogni avvenimento o situazione che provi a modificarla verrà vissuto come una minaccia. Quindi, quando l’azienda gli aumenterà lo stipendio, per lui sarà soltanto l’ennesima prova di essere un profittatore. Deve aggrapparsi a questa immagine di sé perché, nel bene e nel male, è l’unico riferimento che ha nel quale potersi riconoscere.

Questa è la ragione per cui tentativi diretti di modificare quell’individuo o la sua autoimmagine gli appariranno particolarmente minacciosi. E’ costretto a difendersi o a negare completamente l’esperienza. Questa negazione e difesa tendono a irrigidire il comportamento e a creare difficoltà nelle relazioni personali.

Tratto da “L’Ascolto Attivo” di Carl Rogers e Richard Farson, tradotto da Alessandro Gilibini