Il luogo della Saggezza

Saggezza


Narra una leggenda che un giorno gli animali si riunirono al cospetto del Signore supremo per risolvere un grande dilemma. Il Signore disse: “Cari amici e care amiche, portatemi il vostro consiglio. Ditemi dunque: dove è possibile nascondere la chiave della saggezza del mondo in cui l’uomo vivrà?


Per prima parlò l’aquila dalle ali scintillanti e disse: “Dalla a me, o Signore supremo. La porterò nel luogo più irraggiungibile, lontano dalla terra. Volerò oltre i confini del cielo e la depositerò sulle distese della luna”. Il Signore supremo entrò nell’occhio che vede ogni cosa, e disse: “In verità, cara aquila, gli uomini un giorno arriveranno anche in questo luogo e molto oltre”.


Prese allora la parola il delfino guizzante e disse: “O Signore supremo, consegna a me la chiave. La porterò nelle profondità marine, nascondendola tra gli sguardi dei pesci degli abissi. Lì nessuno la troverà mai”. Ancora una volta il Signore entrò nella visione del tempo eterno e disse: “Saggio delfino, invero devo dirti che un giorno gli esseri umani arriveranno anche nel fondo degli abissi, con luci più potenti degli occhi dei pesci”.

Dopo aver sentito questo, tutti gli animali rimasero in silenzio.


A un tratto prese la parola la regina delle talpe e disse: “O Signore supremo, noi che per tradizione scaviamo e ritorniamo dal centro della terra, vogliamo dirti che il luogo in cui pensiamo di nascondere la chiave della saggezza suprema è invero il più lontano e il più vicino agli occhi degli uomini. Mettila dunque Signore nel loro stesso cuore, in modo che soltanto chi viaggia anche solo con gli occhi della mente possa vedere che ciò che sta cercando è dentro di lui, ma che solo chi abbia raggiunto la consapevolezza del viaggio possa comprendere quello che da sempre porta con sé. Soltanto allora potrà andare e venire dal mare alle stelle, dal cielo alla terra”.


Il Signore supremo ringraziò allora la saggezza profonda del popolo delle talpe e disse: “E sia. Questo sarà il compito del nostro amico uomo: viaggiare ad un tempo in due mondi, inseguendo la bellezza della natura tra gli spazi senza limite e le profondità della coscienza. Che in ogni passo compiuto e in ogni direzione vi sia la luce della consapevolezza ”.


Tratto da: “Counseling per Manager” di Folchini, Gaiarin, Rinaldi